trio
terzetto fra le dune
di pupillo
22.04.2016 |
4.243 |
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"Ormai sono solo a qualche metro ma non ho la sensazione di creare fastidio o irritazione in loro..."
In mezzo alle dune assolate e semidesertiche di questa spiaggia naturista subtropicale, accarazzate dal venticello primaverile, frequentato per lo piu' da innocui e sgraziati ramarri e lambito da un mare freddo e fragoroso e appena visibile, lei appare improvvisamente alla mia vista.La vedo in piedi e di spalle completamente nuda mentre ammira le dune assolate e il mare in lontananza. Il contrasto fra il biancore del suo bellissimo corpo così sfacciatamente esposto in tutta la sua giunonica imponenza e il colore ocra della sabbia mette in risalto la sua marmorea fisicità carica di un travolgente erotismo.
L'ammiro da lontano, completamente estasiato, mentre avverto già un formicolio incontrollabile al basso ventre.
Si scorgono pochissime persone nelle vicinanze a parte il marito nudo, seduto sulla sabbia e che legge il giornale. Lei tiene stretti sui seni i lembi di un trasparente velo viola che le copre le spalle nell'improbabile tentativo di proteggersi dal venticello ancora troppo fresco di marzo. C'è nella semplicità e naturalezza del gesto qualcosa di pudico e riservato che mi eccita.
Con gli occhi allucinati le pratico intensi massaggi oftalmici a debita distanza.
Le accarezzo con lo sguardo le spalle ben tornite, la schiena, il bellissimo, voluminoso e bianchissimo culo nudo percorrendo con calma il solco scuro di separazione delle magnifiche natiche, la pelle soda delle cosce.
Mi avvicino lentamente tenendo in mano il mio coso ormai spudoratamente turgido e che agito di tanto in tanto sperando di non essere troppo notato.
Fingono, o forse realmente non si sono accorti della mia presenza, nè io riesco a percepire sguardi da dietro i loro occhiali da sole.
Ormai sono solo a qualche metro ma non ho la sensazione di creare fastidio o irritazione in loro.
Mi siedo vicinissimo sulla sabbia e poterla ora abbracciare in un solo colpo d'occhio così da vicino e dal basso in alto mi eccita tantissimo.
Lui si alza, si avvicina alla moglie e si scambiano alcune parole che non sento, ma noto, rivolti verso di me, probabili sguardi.
Ritorna a sedersi e la moglie lo segue. Si siede anche lei davanti a me, sono a solo non più di due metri da me. Ora vedo in prospettiva lo stupendo spettacolo delle sue cosce affusolate ed il punto scuro in cui si uniscono.
Lui si sdraia e lei seduta al suo fianco inizia a masturbarlo lentamente, per me si tratta di un segnale inequivocabile... mi alzo, mi avvicino e mi inginocchio al suo fianco sempre col coso ben in tiro. Ho voglia di accarezzarle l'ampia porzione di coscia bianchissima accovacciata, ma non oso e mi limito a sfiorarle un polpaccio per poi risalire lentamente verso la coscia.
Questo improvviso e desiderato contatto con la sua pelle bianca mi manda in visibilio.
Lei si gira e mi guarda, anche se non vedo i suoi occhi mascherati dalle lenti da sole, la sua espressione non sembra nè di rimprovero e tanto meno di fastidio per il mio gesto “sconsiderato”......
Senza pronunciare alcuna parola, ma con la semplice mimica del corpo e delle mani, mi fa capire di sedermi accanto a lei, mi sdraio tenendomi per i gomiti.
Lei, seduta fra di noi, con un gesto calmissimo ma deciso mi afferra il cazzo e inizia a masturbarmi.
Sibila leggermente mentre con la sinistra sega me e con la destra il marito che vedo con la coda dell'occhio.
Io le stampo eccitati bacetti sulla schiena, le accarezzo con la mano libera la pelle della schiena, le pizzico un capezzolo, ne sabbio la consistenza con la mano a coppa, lei mi lascia fare mentre continua la sua lenta e caritatevole opera.
Improvvisamente con voce dolce e sensuale, dice in tedesco qualcosa al marito mentre si mette su un fianco. Ora li vedo entrambi in viso mentre il marito la spinge da dietro e lei continua a segarmi con la mano destra.
Non resisto molto, la tensione e l'eccitazione accumulate si liberano da me con un selvaggio grido gutturale malamente soffocato, sento il fiotto caldo finire sulla sua mano ancora stretta intorno alla verga mentre lei lo direziona verso il mio addome. Sento poi il suo risolino di compiacimento ed alcune incomprensibili parole sussurrate mentre il marito mi porge delle salviette di carta altrettanto sorridente e soddisfatto.
Posti simili nel mondo ne conosco pochi e penso come comunicare senza parole qui è normale.
Senza scambiarci una parola ma con il solo linguaggio del corpo le ho detto: "...mi piaci molto, mi arrapa vederti nuda sotto il sole e il mio cazzo turgido è la dimostrazione tangibile di quanto tu sia desiderabile...". Lei ha risposto "...mi piace vederti arrapato per me e mi eccita mostrarmi e che tu mi guardi e desideri....". Lui ha detto: "...sono orgoglioso che mia moglie sia tanto desiderabile e non sono contrariato se tu ti ecciti tanto..". Tutto senza dire neanche un parola...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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